Gli auguri del Collegio Urbano al nuovo Successore di Pietro

L’8 maggio 2025, la Chiesa cattolica ha vissuto un momento storico: il cardinale Robert Francis Prevost di Chicago è stato eletto Papa con il nome di Leone XIV, diventando il primo statunitense a salire al soglio pontificio. La sua elezione segue la morte di Papa Francesco e segna una tappa significativa nel cammino della Chiesa.
Un’elezione storica
Il conclave, composto da 133 cardinali elettori provenienti da 70 Paesi, si è riunito nella Cappella Sistina e ha raggiunto una decisione dopo quattro turni di votazione nell’arco di 24 ore. L’annuncio della fumata bianca ha sancito l’elezione del nuovo papa con la tradizionale proclamazione “Habemus Papam” rivolta ai fedeli riuniti numerosi in piazza San Pietro e ai cattolici di tutto il mondo.
Primi anni di vita e ministero
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Robert Francis Prevost entrò nell’Ordine di Sant’Agostino e fu ordinato sacerdote nel 1982. Dedicò oltre due decenni all’opera missionaria in Perù, ricoprendo vari incarichi, tra cui parroco, professore di seminario e amministratore diocesano. Il suo impegno per la giustizia sociale e la cura pastorale gli valse un ampio rispetto. Nel 2015 fu nominato Vescovo di Chiclayo, in Perù, e dal 2023 Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Fu inserito nel Collegio Cardinalizio da Papa Francesco lo stesso anno.
La scelta del nome
Scegliendo il nome di Leone XIV, il nuovo Papa rende omaggio ai suoi predecessori, in particolare a Papa Leone XIII, noto per la sua difesa dei diritti dei lavoratori e della giustizia sociale attraverso l’enciclica “Rerum Novarum”. Questa scelta riflette l’impegno di Papa Leone XIV nel proseguire la missione della Chiesa di promuovere dignità e giustizia per tutti nel tempo di una “nuova rivoluzione industriale”, quella segnata dallo sviluppo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale che possono minare la libertà dell’uomo e dei popoli.
Primo discorso e visione
Nel suo discorso inaugurale dal balcone della Basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato i fedeli con le parole “La pace sia con tutti voi”, sottolineando l’unità , la compassione e l’importanza di costruire ponti al di là delle divisioni. Ha sottolineato la necessità di una rinnovata evangelizzazione e di una Chiesa che rimanga fedele alla sua missione in un mondo scettico. Ha ricordato, inoltre, di essere un “figlio di Sant’Agostino” e quindi radicato nella tradizione teologica e spirituale degli agostiniani.
Un Papato radicato nel servizio missionario
La vasta esperienza di Papa Leone XIV nel ministero pastorale, in particolare tra gli emarginati in Perù, lo posiziona come una guida profondamente attenta ai bisogni dei poveri e alle sfide che la Chiesa globale si trova ad affrontare. La sua elezione è vista come un invito all’unità e una riaffermazione dell’impegno della Chiesa per l’inclusività .
Mentre la Chiesa intraprende questo nuovo capitolo, preghiamo per Papa Leone XIV, affinché possa guidare il gregge di Dio con saggezza, umiltà e impegno costante per la diffusione del Vangelo. Il suo motto episcopale – mantenuto anche da papa – è la frase di Sant’Agostino “In Illo uno unum”, “In un solo Cristo siamo uno”, principio ispiratore del suo impegno per l’unità e la comunione. Il nostro Collegio Urbano accoglie con gioia il nuovo Successore di Pietro che nei mesi passati aveva visitato il nostro Seminario, nella certezza che darà un nuovo slancio alla missione della Chiesa nel mondo intero e alla formazione dei futuri presbiteri missionari.
ABRAHAM Ashilin