42 seminaristi del primo anno di teologia sono stati ammessi tra i candidati agli Ordini sacri del diaconato e del presbiterato

Il 22 maggio, il Collegio Urbano ha celebrato l’ammissione tra i candidati agli Ordini sacri di 42 seminaristi del primo anno di teologia. Questo evento segna l’accoglienza ufficiale da parte della Chiesa della loro vocazione sacerdotale, così che possano continuare a camminare con maggiore consapevolezza e impegno, in attesa che Dio completi l’opera che ha iniziato in loro chiamandoli a seguirlo.
La Santa Messa è stata presieduta da S.E. Mons. Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero Missionario, con la concelebrazione del Rettore e di tutti i formatori. Hanno partecipato anche sacerdoti con-diocesani dei candidati e altri ospiti.
Sua Eccellenza nell’omelia si è soffermato maggiormente sul Vangelo di Giovanni, precisamente sui capitoli 1 e 15, dicendo ai candidati che i tre verbi del discepolato che risuonano in questi versetti devono accompagnare sempre il loro cammino: andare, vedere e rimanere.
Questi verbi parlano dell’incontro tra Gesù e gli apostoli di Giovanni, quando questi gli chiesero: “Maestro, dove dimori?”. “Venite e vedrete” fu la risposta di Gesù. Con il primo verbo siamo chiamati a seguire il Signore andando nella direzione che egli vuole e non quella già stabilita da noi; con il secondo verbo siamo spinti a vedere le cose e le persone dal punto di vista di Gesù, con i suoi stessi occhi sinceri e il suo cuore puro.
L’ultimo verbo è la conseguenza del “sì” alla chiamata del Signore: i discepoli di Giovanni vanno con Gesù e rimangono con lui. Siamo invitati a rimanere nel Signore per non lasciare mai che il mondo materiale ci inganni con la sua gloria limitata. Il rimanere nel Signore è fonte di gioia per i discepoli di tutti i tempi.
La causa della vera gioia è l’amore stesso. Si tratta di un comandamento che Gesù chiama “suo” e che differisce dai comandamenti dell’Antico Testamento: osservare la sua Parola e rimanere uniti a lui. Gesù è la vite, noi i tralci. Rimanere in lui ci mantiene vivi e attivi. Siamo chiamati, pertanto, a nutrirci meditando quotidianamente la sua Parola e rispondendo costantemente “sì” per essere ministri dell’amore.
L’evento si è concluso con una cena festiva durante la quale i nuovi candidati hanno presentato una canzone da loro composta e intitolata “Eccomi, Signore”.
CRUZE Leon