12 nuovi Diaconi nella comunità del Collegio Urbano
Nei primi giorni di maggio, in un momento ecclesiale particolare, il recente ritorno alla Casa del Padre di Papa Francesco e l’imminente conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, il Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide” ha celebrato con solenne gioia l’Ordinazione di 12 nuovi Diaconi: undici secondo il rito romano e uno secondo il rito siro-malabarese. Provenienti da otto paesi diversi e rappresentanti dieci diocesi, questi giovani si preparano a servire la Chiesa con cuore generoso, in cammino verso il sacerdozio. Due celebrazioni toccanti, segnate da un contesto ecclesiale unico e dalla bellezza della vocazione, hanno reso visibile l’universalità della Chiesa e la ricchezza delle sue tradizioni liturgiche.

3 maggio 2025: Ordinazione diaconale secondo il rito romano
La prima celebrazione ha avuto luogo il 3 maggio presso la Basilica di San Pietro. La Santa Messa è stata presieduta dal cardinale Luis Antonio Tagle, già pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, alla presenza di numerosi cardinali, vescovi, sacerdoti e fedeli.
Agli unidici candidati del Collegio Urbano (Kennedy, Rock-Athanase, Zacarias, Arlindo, Anselmo, Pino, Petro, Nicolas, Magellan, Cyril e Pietro) si è aggiunto Nikholaus Paschal appartenente alla Congregazione del Divin Salvatore e proveniente dalla Tanzania.
Durante l’omelia, il cardinale Tagle si è rivolto in particolare ai candidati, prendendo spunto dal Vangelo della terza domenica di Pasqua in cui il Risorto domanda a Pietro: “Mi ami tu?”. Ha sottolineato che la chiamata al ministero nasce da un amore profondo per il Signore, vissuto nella Chiesa e nel servizio al prossimo. Anche se i candidati non sono perfetti, Dio li sceglie con loro umanità, con le loro fragilità, per renderli strumenti del Suo amore. Il cardinale ha ricordato che il servizio diaconale non è un semplice “fare qualcosa”, ma un’espressione concreta dell’amicizia con Cristo che si traduce in vicinanza e attenzione verso i poveri, i deboli e i feriti della vita. “Servire è amare”.
Al termine della celebrazione, un rappresentante dei nuovi Diaconi e delle loro famiglie ha espresso, a nome di tutti, la profonda gratitudine a Dio, al cardinale celebrante, ai vescovi, ai formatori, ai sacerdoti e a tutta la comunità dei fedeli che hanno accompagnato, formato e sostenuto ciascuno nel proprio cammino fino ad oggi.

5 maggio 2025: Ordinazione diaconale secondo il rito siro-malabarese
Il lunedì 5 maggio si è celebrata nella Cappella Maggiore del Pontifico Collegio Urbano l’Ordinazione diaconale del seminarista Justin Jose, appartenente all’Eparchia di Palai, India. L’Eucarestia è stata presieduta da S.Em. Rev.ma il card. George Jacob Koovakad, già prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso. La celebrazione si è svolta secondo il Rito siro-malabarese, uno dei 5 Riti che arricchiscono la nostra comunità e rivelano la cattolicità della Chiesa.
Durante l’omelia, il card. Koovakad ha posto enfasi sulla formazione al sacerdozio, intimamente collegata al mistero pasquale e sulle sue dimensioni, come un’opportunità per “accostarsi alla Parola di Dio con senso del Sacro, impegnandosi a vivere una vita santa e preparandosi al ministero con devozione e responsabilità”. Nella Chiesa siro-malabarese, il diacono “ha il compito di accompagnare il Popolo di Dio nel servizio alla comunità. Il diaconato rimane anche dopo il sacerdozio, perché sempre siamo chiamati a servire il Popolo Santo. I diaconi assistono all’altare come gli angeli fanno con il Signore”.
“Il candidato deve avere una preparazione spirituale prima di ricevere l’Ordine: è invitato a purificarsi per rendere il servizio alla presenza del Signore”. Richiamando le letture, Sua Eminenza ha continuato dicendo che “non sono i discepoli a scegliere il maestro, ma fu il Maestro a scegliere i discepoli, contando sulla loro risposta immediata e fedeltà perseverante fino al martirio”. Infine, ha chiesto preghiere per il candidato: “Oggi il Signore continua la sua opera chiamando uomini con la stessa pronta risposta, fedeltà e perseveranza degli Apostoli. Eleviamo la nostra preghiera per Jose perché possa vivere il suo ministero diaconale con responsabilità e fedeltà”.
Le due Ordinazioni diaconali, vissute in contesti diversi ma nella comunione dello stesso Spirito, ci ricordano che il servizio nella Chiesa non è una funzione, ma una vocazione d’amore. I novelli Diaconi del Collegio Urbano sono ora chiamati a testimoniare con la loro vita la vicinanza di Cristo al suo Popolo, soprattutto ai più poveri e dimenticati. Con cuore grato e fiducioso, affidiamo il loro ministero all’intercessione della Vergine Maria, Regina degli Apostoli, perché siano sempre servi fedeli, discepoli innamorati e testimoni gioiosi del Vangelo.
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José David DUARTE ARROYO