«Egli è la nostra pace (Ef 2,14). Aprirsi al dialogo per essere missionari di pace»
Il desiderio di pace che attraversa il mondo intero in questo momento non poteva lasciarci indifferenti nel pensare al percorso di un anno formativo. Facciamo nostro il grido di pace che sale da ogni angolo della terra e con tutta la Chiesa rinnoviamo la certezza che Cristo «è la nostra pace» (Ef 2,14).
Iniziamo un nuovo anno mentre ci apprestiamo a concludere l’Anno Santo inaugurato da Papa Francesco, cominciando a intravedere il Giubileo per i 400 anni di fondazione del nostro Collegio nel 2027. Rinfrancati dall’invito alla speranza, guardiamo con profonda fiducia al cammino che ci attende sotto la guida di Leone XIV, un missionario divenuto Papa.
Impegnarci ad essere costruttori di “ponti” di pace, come instancabilmente ci invita a fare il Santo Padre, vuol dire cominciare a coltivare tra noi un dialogo autentico e fiducioso. Questo era il terzo impegno che Papa Francesco ci aveva consegnato nel memorale incontro del 21 gennaio 2023.
Abbiamo bisogno di un dialogo autentico e costruttivo nella nostra comunità perché il cammino formativo sia davvero incisivo. Anche le nostre chiese locali hanno bisogno di aprirsi al dialogo per superare la logica della divisione e accogliere le diversità come una ricchezza. Sì, il mondo ha bisogno di dialogo perché ha bisogno di pace! Tutto parte da ciascuno di noi.
Questa nostra comunità si presenta ancora più arricchita dalla presenza di nuovi nazioni e nuove diocesi rappresentate. Le 140 diocesi nel Collegio, da 35 nazioni diverse, esprimono quell’abbraccio universale che avvolge chiunque si affaccia nella nostra famiglia di Propaganda fide. In questa comunità così composita, il dialogo è strumento essenziale per costruire e vivere la comunione.
Il primo passo per un dialogo autentico è aprirsi alla conoscenza dell’altro, accogliendo la sua storia, il suo volto. Accogliendoci a vicenda nella conoscenza, si possa rafforzare il nostro desiderio di essere «una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato» (Leone XIV).
Don Armando NUGNES, Rettore


