Celebrata la chiusura dell’anno formativo 2023-2024
La festa di fine anno, sabato 8 giugno, è iniziata alle 18.00 con la celebrazione eucaristica presieduta dal Rettore Don Armando che ci ha introdotti alla serata di festeggiamenti, riconoscendo con gratitudine i doni elargiti da Dio: “Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia ricordiamo il dono che abbiamo ricevuto da Dio, a maggior ragione in questa celebrazione che chiude ufficialmente l’anno formativo”.
Durante l’omelia, il Rettore ha commentato il Vangelo del giorno (Mc 3,20-35): “Chi è mia madre? Chi sono i miei fratelli? Questi per me sono fratelli e sorelle e madri… vorrei fare mie le parole di Gesù guardando quest’assemblea, questa comunità. Questo è il prodigio che si rinnova ogni volta nel nostro essere Chiesa e che si manifesta in modo particolare quando celebriamo l’eucaristia. Radunati dallo Spirito per ascoltare la stessa Parola e condividere lo stesso Pane; questo ci lega, fa di noi una sola famiglia di fratelli e sorelle. Ascoltare la Parola ci porta ad essere famiglia a guardare all’altro come un dono di Dio”. “La liturgia di oggi – ha continuato Don Armando – ci dice che c’è anche un’altra parola che possiamo ascoltare, la parola del nostro Io, la nostra autosufficienza, il mondo delle nostre paure che fa diffidare di Dio e dalla novità che l’altro rappresenta. Se facciamo prevalere questa parola, l’altro non è più fratello o sorella chiamato come me a fare la volontà di Dio, ma un avversario o uno da sottomettere alla mia volontà”.
Quindi, una parola di gratitudine: “Ringraziamo il Signore per aver vissuto ancora come famiglia quest’anno. Per ringraziare abbiamo bisogno della luce dello Spirito che ci fa riconoscere i segni della sua presenza, i suoi doni e anche le nostre mancate risposte. Ringraziamo non solo per quello che è andato bene, ma anche per le avversità, le tensioni, non perché buone ma perché ci hanno permesso di sentire Dio e fratelli vicini”.
Infine, augurio ai partenti: “Partenti, abbiamo camminato insieme, ci siamo sforzati, formatori e alunni, di aprirci alla Parola, forse non sempre abbiamo fatto quanto potevamo in autenticità e coraggio, ma c’è qualcosa che ci lega e ci legherà per sempre: essere parte dell’unica famiglia, la grande famiglia del Collegio Urbano!”.
Al termine della Messa c’è stata la consegna di un piccolo regalo ai partenti da parte del Rettore e dei formatori di sesto anno Don Alex Sseremba e Don Joseph Buhagiar.
Ci siamo poi radunati nel campo sportivo per la nostra bellissima serata di animazione e saluto. Dopo la preghiera iniziale, è stato presentato il menù “barbecue” della cena, quindi, si è dato il via alle danze con un ballo misto in stile indiano e un bellissimo canto presentato dai 16 partenti del terzo anno. Durante la cena il vice prefetto degli alunni Francesco HAM ha fatto il tradizionale discorso di saluto e ringraziamento: “Quest’anno abbiamo riflettuto sul versetto ‘La verità vi farà liberi’ (Gv 8,32). Non so quale verità vi sia stata permessa: per alcuni di voi, Dio vi ha guidato a vivere momenti di gioia con i fratelli; per alcuni di voi, vi ha permesso di vivere un anno di sviluppo intellettuale o spirituale; per gli altri, vi ha permesso di vivere un anno di sofferenza a varie dimensioni. Non conosciamo il significato di tutte queste cose che ci sono state donate, ma Dio le ha permesse tutte. Quindi, rendiamo grazie a Dio dal cuore. Chiediamo a Dio che noi, che stiamo per eessere mandati per il mondo, possiamo sempre custodire ciò che ci ha permesso di vivere. Infine, vorrei ringraziare tutti i nostri fratelli. L’anno si sta concludendo in modo meraviglioso grazie all’amore e al rispetto che abbiamo tenuto reciprocamente in Dio. In particolare, vorrei ringraziare i 48 partenti. Siete un grande tesoro che Dio ci ha donato; attraverso di voi, Dio ha decorato questa comunità con molti colori e con armonia. Quando nella vostra vita si avvicina l’autunno e guardate gli alberi di vari colori, spero che vi ricordiate di questa comunità e offriate una preghiera per noi”.
La serata è continuata con un video indirizzato ai partenti con parole di augurio e incoraggiamento da parte dei formatori, con balli e canti dalle da diverse parti del mondo e con un piccolo gioco divertente. Quindi il Rettore ha rivoluto un saluto finale, ha consegnato i ricordini ai fratelli che celebreranno il compleanno nei mesi estivi e premiato i vincitori dei tornei del secondo semestre. Sulle note del canto del Collegio “Discepoli-Missionari”, 48 palloncini sono stati lanciati al cielo, a ricordo della missione che questi 48 fratelli “propagandisti” saranno chiamati a vivere in tutto il mondo.
-TCHINONGUE João Beto Fernando